Il progetto di recupero di Villa de Rin, Trieste, Italia – 2012
Villa de Rin viene eretta nel 1852. Villa padronale ubicata alla periferia nord della città di Trieste, sul costone carsico, in posizione dominante sul golfo, la Villa è realizzata in muratura portante in pietra arenaria.
L’edificio versa in uno stato di forte degrado ed abbandono.
Insieme alla Villa è stata acquistata un’ampia area di territorio agricolo circostante (15 ettari), coltivata a vigneto.
I terreni si presentano con esposizione Ovest – Sud – Ovest; la pendenza è stata ridotta al minimo con una serie di terrazzamenti che interessano tutti i terreni della proprietà. Il contenimento è stato effettuato con la costruzione di murature a secco in arenaria, che presentano diversi stadi di conservazione e che vanno a formare i caratteristici terrazzamenti (pastini) della costiera triestina.
Un primo edificio presente nell’ampio comprensorio è stato da subito adibito all’attività agricolo enologica.
Il progetto presentato è finalizzato a riqualificare l’intera proprietà attraverso il recupero e valorizzazione della Villa storica da adibire ad attività connesse a quelle dell’azienda agricola. Lo scopo è quello di realizzare un luogo dedicato all’arte e alla cultura in simbiosi con l’attività enologica.
Lo storico edificio, recuperato, sarà infatti destinato ad attività ricettivo turistiche correlate alla cultura del vino, e della storia della città e del territorio.
La Villa e gli edifici ad essa correlati sono destinati infatti a:
– cantina e locali per la degustazione dei vini;
– sale conferenze;
– sale per esposizioni;
– uffici e studi;
– alloggi.
Un luogo immerso nel verde e nella natura, recuperato e riutilizzato per ritrovate funzioni residenziali (turistiche) e produttive (legate alla coltivazione a vigneto e alla produzione di vini locali).
L’architettura proposta evita l’anastilosi e la riproposizione tout court del “dov’era, com’era”, per proporre l’integrazione volumetrica dell’antico manufatto, attraverso l’utilizzo di materiali contemporanei (acciaio e vetro) a segnalare la presenza del nuovo, l’accostamento del nuovo con l’antico.
Viene così ri-costruita la vecchia torre, in vetro e acciaio, secondo le antiche geometrie (semplificate), a riproporre volumi, spazialità, connessioni, immagini di un tempo, in congruenza con il progetto contemporaneo.